Salute integrale delle persone migranti

Come nel Mediterraneo e nei Balcani, un commovente dramma umano si svolge in America Latina. Centinaia di migliaia di persone provenienti dal Centro America, dal Sud America, dai Caraibi e persino dall’Africa, fuggono dalla violenza o dalla povertà,  cercando di attraversare il Messico per arrivare negli Stati Uniti e Canada.

Per le donne migranti in Centro America (il 13% della popolazione migrante, di cui il 70% ha meno di 30 anni e il 40% ha figli) la situazione di estrema precarietà della loro salute psico-fisica inizia già dalle condizioni in cui vivono nei loro luoghi d’origine, molto spesso segnate da una carenza di assistenza sanitaria. La loro vulnerabilità aumenta durante il viaggio che implica rischi quali lo stupro, gli abusi verbali e fisici e la tratta a scopo di sfruttamento sessuale.

Questo processo migratorio sempre più femminilizzato, con tutto ciò che comporta in termini di discriminazione e violenza, richiede risposte urgenti. E si tratta di una migrazione femminilizzata per due ragioni principali: in primo luogo, perché sempre più donne sono in movimento e, in secondo luogo, perché i fattori che causano questo spostamento colpiscono più gravemente le donne.

I rifugi lungo la rotta di migrazione messicana rappresentano luoghi sicuri che offrono assistenza psico-sanitaria, assieme a vitto e alloggio.

Dettagli

ONG local

Messico, Guatemala

2022 – in corso

30’000 (2024)

Benificiari

Donne, bambini, famiglie,

Sottoprogetti

Casa di accoglienza, formazione ed emancipazione per donne migranti e rifugiate, Messico

Per i casi di donne con gravi traumi, da CAFEMIN di Ciudad de Mexico, una struttura che possiede maggiore esperienza e capacità di assistenza a medio termine, dove generalmente sono indirizzate le donne in grave stato di prostrazione.

Il progetto presentato vuole rafforzare la capacità del personale medico di CAFEMIN la cui casa di accoglienza è gestita dalle suore Josefinas e da gruppi di laici, e che si basa anche in larga misura sulla solidarietà sociale della popolazione circostante. Qui le migranti ricevono anche assistenza legale per presentare reclami per violazione dei loro diritti (cosa che poche donne fanno per paura e perché vogliono continuare a viaggiare) e per richiedere lo status di rifugiato (che permette loro di lavorare e muoversi senza paura in Messico).

L’obiettivo della collaborazione con CAFEMIN è contribuire al miglioramento della salute psico-emotiva di circa 300 donne migranti, rifugiate e profughe ospitate presso CAFEMIN, attraverso un’assistenza psicoterapeutica e psico-educativa, volte alla prevenzione e all’eliminazione della violenza e, in particolare, la violenza di genere.

Casa di accoglienza "Sagrada Familia", Messico

Tlaxcala è uno dei primi punti dove i migranti possono raggiungere il centro del paese dopo aver lasciato il Messico meridionale. Quando il treno arriva nella città di Apizaco Tlaxcala, le persone a bordo hanno già viaggiato in media 25 giorni in pessime condizioni (sul treno merci o a piedi). Arrivano affamati, stanchi, disidratati, con problemi di salute, con problemi di salute mentale dovuti allo stress o perché hanno subito o assistito ad atti atroci. L’altitudine significa basse temperature, quindi caffè caldo, zuppa e indumenti più caldi sono le priorità dei migranti.

Riconosciuta dalla diocesi, le attività della casa di accoglienza “Sagrada Familia” beneficiano della partecipazione (limitata) della cooperazione internazionale e della solidarietà delle comunità di base della Chiesa (che coprono la maggior parte delle necessità di indumenti, scarpe e cibo).

Casa d'accoglienza "La casa del migrante", Messico

La Casa del Migrante Mons. Guillermo Ranzahuer è una struttura di accoglienza che offre assistenza a persone migranti e richiedenti asilo. Si trova a Oluta, nel sud dello Stato di Veracruz, Messico, una regione in cui convergono le rotte migratorie degli Stati di Chiapas, Tabasco e Oaxaca.

La Casa del Migrante ha l’obiettivo di offrire assistenza sanitaria integrale a tutte le persone ospitate e creare una rete di supporto che permetta i migranti di accedere ai servizi sanitari pubblici della regione e di ridurre la vulnerabilità delle condizioni in cui transitano. Il progetto che AMCA sostiene dal 2024 si articola su tre assi principali:

  • Lavoro sociale: identificare i bisogni specifici delle persone, nonché fornire consulenza e generare percorsi di riferimento interni ed esterni al centro di accoglienza su questioni sanitarie. Stabilire relazioni con gli attori coinvolti nei servizi sanitari pubblici per i migranti e i richiedenti asilo.
  • Psicologia: fornire supporto e accompagnamento alle persone su questioni di salute mentale, coordinare workshop e colloqui con le persone ospitate nella casa dei migranti.
  • Infermieristica: fornire assistenza e supporto alle persone con qualsiasi malattia, infortunio, gravidanza o condizione di salute. Monitorare lo stato di salute delle persone al momento del ricovero e durante la loro permanenza nella struttura, coordinare l’ingresso e l’uso di farmaci e materiali curativi.

La Casa del Migrante prevede per il 2024 l’attenzione sanitaria di almeno 1’500 persone in situazione di mobilità internazionale (migranti in transito e richiedenti l’asilo). AMCA contribuisce con 10’000 Fr.- a questo progetto di salute integrale.

 

Albergue Decanal Guadalupano, Messico

La collaborazione di AMCA con Albergue Decanal si basa nel sostegno all’assistenza sanitaria integrale, fisica ed emotiva, di migranti e rifugiati, con priorità alle donne, alle ragazze e ai bambini migranti di qualsiasi nazionalità in transito dal Sud e del Centro America verso gli Stati Uniti e il Canada. 

Rete di famiglie solidali - ACOMUMSAM - , Guatemala

In Guatemala, a Petén, ACOMUMSAM, un’associazione di famiglie nata nel 2019 con l’obiettivo principale di richiedere assistenza sanitaria per la popolazione in generale e con particolare attenzione ai migranti,  si occupa di circa 7000 migranti, il 40% dei quali sono donne sole o con bambini. Le famiglie solidali forniscono un’assistenza completa, sostenendoli con cure mediche e fisiche e rafforzando i loro diritti umani, fornendo indicazioni sui rischi, ma anche altre reti di supporto durante il transito in Messico.

Con questo progetto AMCA sostiene la fornitura di medicinali per la cura delle donne, in particolare con l’acquisto di metodi contraccettivi che possano garantire sicurezza alle donne migranti durante il transito e ai bambini accompagnati e non accompagnati. L’obiettivo generale di questo progetto è di fornire assistenza sanitaria di base alle donne e ai bambini migranti in transito e ai migranti rimpatriati sulle rotte delle comunità di Bethel-La Técnica a La Libertad, Peten, Guatemala da parte delle famiglie solidali e dei promotori sanitari di ACOMUMSAM.

Alcune cifre del progetto (dati 2023):

125 donne migranti e 50 bambini hanno ricevuto assistenza sanitaria di base da famiglie solidali e proseguono il loro viaggio più sicure e dotate di kit sanitari, specifici per le donne.
60 membri di famiglie solidali e promotori della salute sono stati formati e aggiornati sulla salute sessuale e riproduttiva e sui metodi di pianificazione familiare.

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