Ospedale pediatrico La Mascota

Il reparto di emato-oncologia pediatrica ospita circa 1’500 bambini ogni anno, con circa 600 nuove diagnosi di tumori annue.

Dal 1985, il reparto di emato-oncologia dell’Ospedale La Mascota si occupa del trattamento dei bambini affetti da cancro. Ogni anno, circa trecento pazienti pediatrici vengono ricoverati per ricevere cure oncologiche. Le famiglie dei bambini in terapia si trovano in difficoltà a causa delle loro condizioni economiche. La maggior parte proviene da zone remote con risorse finanziarie limitate, carenza di servizi medici pediatrici e sfide di trasporto significative.

AMCA ha sostenuto il reparto fin dall’inizio, finanziando i costi delle terapie, dei farmaci e fornendo supporto alle famiglie. Questo supporto include il finanziamento delle spese di viaggio e l’alloggio in un piccolo “hotelito” accanto all’ospedale durante il ricovero o le terapie dei loro figli. Inoltre, AMCA sostiene finanziariamente e promuove la formazione continua del personale sanitario dell’ospedale.

Dal 2018 è in corso un progetto di ristrutturazione del reparto, che ha già visto la costruzione di un nuovo laboratorio di emato-oncologia, di una farmacia, dell’ambulatorio diurno, degli spazi per la chemioterapia e la ristrutturazione dei padiglioni per i pazienti. Sono state anche aggiunte due nuove camere per le cure palliative oncologiche e il trattamento del dolore, garantendo la privacy e la possibilità per le famiglie di essere accanto ai loro bambini durante l’ospedalizzazione.

Con questa importante ristrutturazione, accompagnata dalla formazione del personale, si mira a ridurre ulteriormente la mortalità per tumore nei bambini, migliorando la qualità delle cure e dell’assistenza. Le famiglie ricevono inoltre un sostegno attraverso l’assistente sociale e la psicologa, per affrontare la malattia e il lungo ricovero in ospedale. Sono state introdotte diverse attività socioterapeutiche nel reparto, come gruppi di auto-aiuto per genitori, colloqui individuali e attività di animazione per i bambini, coordinate dall’assistente sociale.

Con il padrinato a favore di una bambina o un bambino presso La Mascota, si aiuta AMCA a sostenere finanziariamente tutte queste attività e a migliorare le possibilità di cura dei bimbi affetti da tumore del Nicaragua.

Dalla sua nascita nel 1985, l’unità pediatrica oncologica dell’ospedale ha dovuto affrontare la sfida di curare i bambini con malattie tumorali avanzate a causa di diagnosi tardive. Gli studi effettuati nel reparto hanno mostrato che quasi il 60% delle nuove diagnosi di tumori solidi arrivano all’ospedale con uno stadio molto avanzato.

In questo contesto, l’introduzione delle cure palliative pediatriche è diventato uno degli elementi fondamentali per una concezione integrale del trattamento dei piccoli pazienti del reparto

Dal 2015, questo sostegno è stato formalizzato in un progetto supportato da AMCA, in collaborazione con Medecins du Monde Suisse. Tale progetto ha garantito l’acquisto di morfina e la formazione del personale infermieristico e medico in tutto il paese. Grazie all’organizzazione annuale della “Settimana delle cure palliative”, si è instaurato un processo formativo per il personale degli ospedali dipartimentali e regionali, creando una rete di interscambio sulle cure palliative pediatriche non solo oncologiche, ma anche dedicate ai bambini provenienti da altri reparti.

Inoltre, attraverso questo progetto AMCA sostiene l’elaborazione e la pubblicazione di norme e protocolli per le cure palliative pediatriche che verranno messe a disposizione di tutti i centri di salute e gli ospedali del Nicaragua. Parte del ruolo dell’assistente del reparto di emato-oncologia è seguire i bambini e le loro famiglie durante le terapie palliative e il trattamento del dolore.

Il progetto di AMCA a La Mascota ha voluto combinare il diritto a un’assistenza sanitaria di qualità con un contributo a un’energia più sostenibile. In questo senso, si è deciso di approfittare dell’ampio tetto dell’edificio dell’amministrazione dell’ospedale per installare un impianto di generazione di energia solare. Poiché si tratta di una generazione che copre parte del consumo stesso dell’ospedale, non sono state necessarie batterie, ma vi è un’alimentazione diretta della rete dell’ospedale.