“DIARIO DALL’UCRANIA” di Cristiano Tinazzi vince il Premio giornalistico Carla Agustoni 2023.
A “FIGLI DEL SILENZIO” di Elena Basso e Giulia De Luca e “BICICLETTE SENZA CATENE” di Alessandro Bertellotti una menzione speciale a pari merito.
La cerimonia di premiazione ha avuto luogo nell’ambito del Film Festival Diritti Umani Lugano domenica 29 ottobre al Cinema Corso.
Realizzato nelle prime fasi dell’invasione russa, il “DIARIO DALL’UCRAINA” costituisce un esemplare reportage dal terreno di guerra, dove il giornalista dà voce alle vittime del conflitto, ai sentimenti della popolazione, alle paure, alla rabbia. Testimonianze crude da Kramatorsk, Dnipro, o Kharkiv mentre è in corso un’aggressione che semina morte e distruzione. Cristiano Tinazzi conduce l’ascoltatore nel vivo del conflitto, manifestando anche le sue sensazioni, ma il resoconto personale è misurato, l’io giornalistico è funzionale e necessario al racconto, non prende mai il sopravvento. Tra i tanti reportage dalle zone di conflitto, questo ha l’indubbio pregio di non spettacolarizzare una realtà già di per sé drammatica. La giuria rende omaggio agli aspetti contenutistici, all’onestà e al coraggio giornalistici e sottolinea il gran lavoro di montaggio radiofonico che fa di questo «DIARIO DALL’UCRAINA» una produzione di grande qualità formale.
“FIGLI DEL SILENZIO” è un podcast in quattro puntate che indaga sulla sorte di decine di migliaia di bambini Cileni sottratti alle loro famiglie e dati in adozione in Europa. La scelta di concentrarsi sul caso di 500 di loro adottati in Sardegna ha permesso di indagare in profondità sui motivi, i metodi, le conseguenze di questa tragica vicenda. Grazie alle molte testimonianze raccolte, le storie di queste persone riemergono dal passato, si confrontano con il presente, ci illuminano su una prassi che in Cile ha avuto una larga diffusione soprattutto durante la dittatura di Pinochet. Un lavoro di ottima qualità e la giuria sottolinea soprattutto l’accuratezza nell’affrontare questo tema e la sensibilità con cui sono stati riportati i toccanti racconti di famiglie, uomini e donne che hanno deciso di parlare.
“BICICLETTE SENZA CATENE” è un reportage interessante che indaga su una realtà, quella delle donne afgane, partendo da un punto di vista singolare: la passione per la bicicletta. Passione che ha spinto un centinaio di donne che vivevano in Afghanistan a praticare questo sport. Passione che viene azzerata con l’arrivo nel loro paese dei Talebani. Con l’aiuto dell’UCI fuggono e si rifugiano in Europa, Canada, Australia. La loro storia non è solo la storia di un centinaio di sportive ma anche quella di donne che non vogliono sottomettersi a un regime che non le considera e che cercano una nuova vita nei paesi in cui sono state accolte, Svizzera compresa. La giuria è stata particolarmente colpita da questa storia esemplare di libertà e integrazione, raccontata in un reportage articolato e di ottima fattura. Una storia che culmina con l’organizzazione, proprio in Svizzera, del campionato femminile afghano di ciclismo, un atto dal forte valore simbolico in attesa di poterlo organizzare un giorno in patria, in Afghanistan.
Il Premio Giornalistico Carla Agustoni, quest’anno alla decima edizione, dedicata alle produzioni audio, perlopiù documentari o reportages.