Due forti uragani hanno colpito la parte settentrionale della costa atlantica del Nicaragua lo scorso novembre. Anche se le misure di protezione attuate dal governo hanno evitato morti, i danni materiali sono stati considerevoli. Diversi gruppi di solidarietà con il Nicaragua provenienti dalla Svizzera, dall’Italia e dalla Spagna si sono uniti e hanno chiesto ad AMCA di coordinare con il gruppo di donne Lapta Yula (Guardianas del Sol) la ricostruzione di case, in particolare per le donne e le loro famiglie che hanno perso tutto con gli uragani.
Le donne di Lapta Yula sono di varie età e comunità, provengono da tutta la regione e hanno aggiunto alla loro abituale attività di conservazione della cultura locale e di sensibilizzazione e formazione all’uso e alla cura dell’acqua anche la ricostruzione delle case e hanno espresso la loro soddisfazione per ciò che sono riuscite a realizzare con il loro lavoro volontario in collaborazione con la solidarietà internazionale.
Dopo Pasqua, AMCA ha visitato il progetto attraversando il paese dalla costa del Pacifico fino a quella dell’Atlantico, un viaggio facilitato dalle nuove strade, tuttora in piena esecuzione, che avvicinano la costa atlantica, storicamente emarginata, al resto paese e riducono il tempo di viaggio da 3 giorni a 1 giorno. Altre opere pubbliche sostanziali e fondamentali sono la storica interconnessione elettrica mai esistita prima, la costruzione di un nuovo e moderno ospedale e l’espansione dei servizi di acqua potabile e fognatura per Puerto Cabezas, che sta vivendo una forte e non organizzata crescita della popolazione, accentuata dai recenti uragani. Anche nelle comunità, i posti sanitari e le scuole distrutte dagli uragani vengono riparate e ricostruite. La carenza di legno e i problemi logistici del nostro progetto sono stati superati poco a poco e finora 12 famiglie hanno una nuova casa sicura e altre 5 sono state aiutate a riparare i danni alle loro abitazioni in comunità dai nomi poetici come Kamla, Lamlaya e Krukira, e nella zona costiera della città di Puerto Cabezas / Bilwi.
Insieme alle donne di Lapta Yula, stiamo valutando se i fondi sono sufficienti per costruire una o due case in più per completare questo gesto di solidarietà europea con il Nicaragua.
Doña Giordina e la sua famiglia passano da un alloggio temporaneo (sulla sinistra) a un alloggio sicuro, rialzato e stabile, per l’inizio della stagione delle piogge. Doña Giordina si guadagna da vivere lavando i vestiti per altre persone in questa povera comunità di pescatori e ha pochissime entrate, dunque non avrebbe mai potuto permettersi una nuova casa. Nella foto sta parlando Clayborth Jackson, il capo del gruppo di falegnami della regione che sono stati chiamati per la ricostruzione.
Le nuove abitazioni hanno permesso a molte famiglie, che erano temporaneamente ospiti da famigliari, di ritornare nei loro appezzamenti di terreno e di riprendere le loro attività.